11/26/2010

Finland Activities: Mothers and Daughters & Italian kitchen / Rapporto sull'andamento e sui risultati del corso 'Äidit ja tyttäret kokkaa' presso la scuola di Sastamala


Rapporto sull'andamento e sui risultati del corso 'äidit ja tyttäret kokkaa' presso la scuola di Sastamala.

Il corso si è svolto in due lezioni. 

La prima lezione si è svolta inanzitutto con una presentazione sulla cultura culinaria italiana, fondata essenzialmente sull’opportuno accostamento di pochi ingredienti di qualità, nonchè sulla cultura del cibo come momento sociale e di condivisione. La cultura italiana del cibo si fonda sul piacere di stare assieme e di socializzare, discutere e condividere le proprie idee con gli altri. Successivamente abbiamo imparato a preparare la ‘carne alla pizzaiola’, piatto di origine siciliana. In Sicilia si mangia particolarmente bene, tanto che i siciliani che si recano nell’Italia del nord spesso possono lamentare una qualità del cibo e del suo gusto inferiore alla propria. La carne alla pizzaiola viene preparata in una teglia e cotta nel forno. Nella teglia si pone per prima cosa uno strato di patate tagliate sottili e condite con olio extra vergine di oliva. In secondo luogo si pone un altro strato costituito da fettine di manzo passate prima nel pane grattugiato. Il tutto viene guarnito con pomodoro, funghi, origano e mozzarella. E ancora uno goccetto di olio. Le patate si preferisce cuocerle prima a parte per una ventina di minuti, perchè richiedono un tempo di cottura maggiore rispetto alla carne. La mozzarella si mette alla fine perchè deve soltanto sciogliersi.

Ho potuto notare, nel gruppo di partecipanti, una netta differenza di comportamento dei genitori rispetto alle ragazze. Le mamme hanno partecipato con molto interesse e molta espressività, dando anche suggerimenti e discutendo sulle modalità di preparazione. Le ragazze al contrario, hanno mostrato più che altro il loro interesse in senso concreto, partecipando attivamente alla preparazione ma comunicando silenziosamente. Conoscendo la cultura finlandese, si capisce la comunicazione silenziosa dove i giovani specialmente non vengono incitati a comunicare e a interagira con gli adulti da pari a pari. Tuttavia, in un corso di questo tipo, partecipare, chiedere, socializzare con gli altri partecipanti non solo è accettato poichè siamo tutti lì per quel motivo, ma è anche consigliabile e molto bello e da vita all’evento. Nella cultura italiana, far vedere agli altri che si apprezza il loro lavoro o comunque comunicare la propria soddisfazione, i propri sentimenti relativamente alla vita assieme, è segno di rispetto e apprezzamento verso le altre persone.
Infatti ho particolarmente apprezzato un commento da parte di una partecipante, la quale ha manifestato gradimento per il piatto preparato, nonostante al momento della preparazione non pensava potesse venire così buono.

In occasione della seconda lezione abbiamo imparato a preparare la pasta fresca all’uovo. Abbiamo scelto di realizzare dei ‘maltagliati ai funghi porcini’, questi ultimi portati provvidenzialmente dalle partecipanti.
La preparazione della pasta è stata effettuata utilizzando un uovo per persona e farina di semola di grano duro, setacciata, amalgamata e impastata con le uova a mano, fino a che questa assumesse una consistenza secca nelle mani. In pratica, la pasta può cominciare a considerarsi pronta quando si stacca dalle mani.
In un momento successivo, utilizzando una macchinetta, la pasta è stata ridotta in sfoglie sempre più sottili, e poi tagliata a mano (ecco perchè si parla di maltagliati). Nel frattempo è stata preparata anche la salsa, in due diverse versioni. Una con porcini in bianco (aglio, olio extra vergine, funghi porcini) e l’altra con funghi champignon con aggiunta di salsa di pomodoro.

La pasta realizzata è stata cotta per pochi minuti, in acqua portata prima ad ebillizione e aggiunta di sale marino grosso. Scolata poi in uno scolapasta è stata aggiunta nei due diversi tegami dove aveva cotto la salsa. E successivamente lasciata un po’ mantecare con il sugo e portata in tavola.

In questa seconda esperienza ho notato una partecipazione ancora maggiore e una particolare soddisfazione nella preparazione della pasta. Un maggior coinvolgimento si é visto anche da parte delle ragazze. E al momento della degustazione, c’è stato un notevole apprezzamento della qualità e del sapore. Soprattutto forse della morbidezza e qualità della pasta fatta in casa, rispetto a quella acquistata già pronta.
Io stesso sono rimasto molto contento di questo corso, soddisfatto di aver passato dei momenti piacevoli. Dei quali ringrazio tutte le partecipanti.



Insegnante Maurizio Sajeva

Course description in English (see comments) + more photos:  http://trueinteraction.posterous.com/aidit-ja-tyttaret-italian-keittio-mothers-and 

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